Ecobonus 2020
La Legge di Bilancio ha confermato l'ecobonus 2019 e le detrazioni fiscali anche per il 2020
Detrazioni al 65% per il Risparmio Energetico.
Ecco cosa è cambiato per i bonus destinati all’efficienza energetica per ristrutturazione e al risparmio energetico dal 2019 e per il nuovo anno 2020
Come funziona l'Ecobonus 2020
Già da qualche anno sono previste delle detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica in casa o installazione di apparecchi che migliorano l’efficienza energetica dell’abitazione.
Con la Legge di Bilancio del 2018 sono state modificate le normative dell’ecobonus sul risparmio energetico e poi sono state prorogate anche per l’anno 2019 e adesso anche per il 2020. L’agevolazione al 65% è stata confermata anche per tutto il 2020, con le stesse caratteristiche dell’anno scorso.
Due novità riguardano la cancellazione dello sconto in fattura, disponibile per il 2020 solo per gli interventi nelle parti comuni dei condomini per spese superiori a 200.000 euro, e il bonus facciata, mirato al decoro architettonico.
L’aliquota, come l’anno scorso, rimane ridotta al 50% per serramenti, infissi e sostituzione con caldaie a condensazione classe A (non evolute) o a biomassa.
Installazione di micro-cogeneratori, bonus giardini e rimodulazione dell’incentivo, ecco tutte le modifiche introdotte rispetto ai classici interventi che rientrano nell’agevolazione e alle modalità e i documenti per richiedere la detrazione all’Enea.
L’agevolazione, confermata per tutto il 2020, è quella di detrazione dall’Irpef, Imposta sul reddito delle persone fisiche o dall’Ires, Imposta sul reddito delle società.
La misura della detrazione e il tetto massimo di spesa cambia in base al tipo di intervento. La detrazione al 65% per interventi migliorativi dell’immobile viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
È possibile detrarre tutte le spese che riguardano i lavori, comprese quelle relative al progetto e amministrative. Per i soggetti privati la spesa detraibile è comprensiva dell’IVA, sia per la detrazione al 65% che per quella al 50%.
Chi ha diritto all'Ecobonus 65%?
Possono usufruire dell’agevolazione tutti i contribuenti residenti e non residenti che possiedono l’immobile a qualsiasi titolo.
In particolare i beneficiari del diritto alle agevolazioni che possono fare richiesta sono:
- le persone fisiche: il proprietario, l’inquilino, soggetti in comodato o i condòmini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali, il familiare convivente con il detentore del titolo;
- i contribuenti con reddito (persone fisiche e società di persone o di capitali);
- le associazioni tra professionisti;
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- gli Istituti autonomi per le case popolari o gli enti che hanno le stesse finalità sociali (società “in house providing”).
Quali Interventi sono ammessi: Infissi, Finestre, Caldaie e Pompe di calore?
Ecco l’elenco degli interventi annessi con le percentuali si detrazione corrispondenti.
Componenti e tecnologie | Aliquota di detrazione |
SERRAMENTI E INFISSI | 50% |
RIQUALIFICAZIONE GLOBALE DELL’EDIFICIO | 65% |
INTERVENTI SU PARTI COMUNI DEI CONDOMINI | 70% |
INTERVENTI SU PARTI COMUNI DEI CONDOMINI | 75% |
INTERVENTI SU PARTI COMUNI DEI CONDOMINI | 80% |
INTERVENTI SU PARTI COMUNI DEI CONDOMINI |
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Detrazione Ecobonus 2020 per Condomini
La detrazione al 65% per interventi sulle parti comuni di edifici condominiali e per le singole unità del condominio è stata prorogata fino al 31 dicembre 2021. L’entità della detrazione è rapportata al tipo di intervento svolto, questo per promuovere gli interventi che portano ad un maggior risparmio energetico.
La detrazione fiscale viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo:
- 65% delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2020: per interventi sulle singole unità immobiliari
- 65% delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2021: per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e per quelli che interessano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio
- 70% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021: per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dello stesso edificio
- 75% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021: per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali diretti a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguono almeno la qualità media indicata nel decreto del Ministro dello sviluppo economico del 26 giugno 2015 (Linee guida nazionali per la certificazione energetica).
Le detrazioni più elevate al 70 e 75% su parti comuni vanno calcolate su una spesa complessiva inferiore a 40.000 euro moltiplicato per le unità immobiliari dell’edificio.
Come inviare la Richiesta per la Detrazione all'Enea?
Per beneficiare della detrazione non è necessaria alcuna comunicazione preventiva: è quindi essenziale trasmettere all’Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori:
- le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica, attraverso l’allegato A al “decreto edifici” (D.M. 19 febbraio 2007);
- la scheda informativa, relativa agli interventi realizzati.
La documentazione deve essere trasmessa in via telematica all’Enea, attraverso l’applicazione web che trovi sul portale online dedicato.
Quali sono i Documenti per la Detrazione al 65%?
I documenti necessari per la richiesta Ecobonus sono:
- Le fatture e le ricevute dei pagamenti che dimostrano le spese sostenute (es. ricevute bonifico);
- L’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti richiesti dell’intervento;
- Per le caldaie, pompe di calore e gli infissi è sufficiente la certificazione del produttore; dal 2009 la dichiarazione può essere fatta dal direttore dei lavori.
- L’attestato di certificazione o di prestazione energetica APE
- La scheda informativa degli interventi realizzati (allegato E o F del decreto attuativo): Contiene i dati di chi ha sostenuto la spesa, dell’edificio, degli interventi e del risparmio conseguito.
- Il certificato di asseverazione e le ricevute dei pagamenti devono essere conservati ed esibiti qualora richiesti dall’amministrazione finanziaria per gli eventuali controlli successivi.
Come fare il bonifico per la detrazione fiscale?
I pagamenti delle spese devono essere effettuati secondo precise modalità a seconda della tipologia del contribuente:
Contribuente senza partita IVA: bonifico bancario o postale
Altri contribuenti: qualsiasi forma
Inoltre il bonifico deve essere “parlante”, ossia devono essere indicati espressamente queste informazioni:
- la causale del versamento, con indicazione degli estremi della norma agevolativa;
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).
Se per errore il bonifico non indica tutti i dati richiesti, puoi beneficiare della detrazione solo se sei in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto notorietà rilasciata dall’impresa, con la quale quest’ultima attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito (circolare n. 43/2016).
Novità: "bonus giardini"
Dal 2018 il bonus verde è una nuova detrazione al 36% prevista per gli interventi di riqualificazione urbana, ripartita in dieci quote annuali. Le agevolazioni sono disponibili sia per privati che per i condomini e riguardano terrazzi, balconi e giardini e lavori per il verde pubblico o aree di interesse storico.
La detrazione IRPEF per interventi di sistemazione a verde di aree e per la realizzazione di coperture a verde di giardini pensili fino ad un massimo di 5.000 euro per unità abitativa.